lunedì 4 aprile 2011

Appunti Sartre

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Sartre

Jean-Paul Sartre. È il grande esponente dell'esistenzialismo francese, 1905-1980. l'esistenzialismo a cavallo tra le due guerre mondiali, divenne un'atmosfera culturale e storica, tant'è che possiamo trovare i romanzi esistenzialisti, le danze e musiche opere teatrali esistenzialistiche. L'esistenzialismo è un movimento culturale rinomato. Il nostro Sartre è il grande esponente insieme ad Albert Camius e Simon de Behavior, che sarà la sua compagna di vita, è una filosofa. Oltre all'esistenzialismo francese c'è stato anche quello tedesco a cura di Heidegger ed un'altra forma di esistenzialismo però più divino ad opera di Jaspers anglosassone e Marcel francese.
Sartre esistenzialismo
Heidegger esistenzialismo dove uomo è in quanto essere prima che esistente
Ja Marcel esistenzialismo come recupero del divino
Sartre vissuto tra le due guerre ed è stato influenzato da tutti gli eventi. Fu un grande poligrafo (polius molto grapheo opere), quindi scrisse tantissimo e tante opere diverse, romanzi, opere filosofiche e teatrali.
A porte chiuse è la sua opera che andremo a vedere, scritta nel 1945. fu scritta quando aveva già pubblicato altre opere molto conosciute e diffuse, ad esempio ricordo l'Essere ed il nulla, la nausea, l'esistenzialismo e l'umanismo, critica della ragione dialettica (attacco a Hegel, che aveva invertito soggetto con oggetto e parlato di uomo ideale). Già dai titoli si nota che scrisse quando erano in grande attività anche Kafka, che avevano dell'uomo una visione di uomo limitato e debole, fragile, che cerca di essere altre identità. Sartre fu influenzato da questi altri. Essendo a cavallo tra le due guerre Sartre, c'era morte distruzione pessimismo infatti all'inizio era pessimista, poi diventerà un po' più ottimista.
La sua esistenza viene prima della sua essenza. L'uomo prima esiste, prima viene al mondo, poi decide di essere qualcuno, per questo viene prima l'esistenza poi l'essenza. “l'uomo prima viene gettato nel mondo poi capisce chi vuole essere” per Heidegger è il contrario...
partecipa come giornalista fonda la rivista “i tempi moderni” scrive romanzi, opere filosofiche e teatrali. Nel 64 gli fu proposto il nobel per la letteratura ma rifiutò perchè già da giovane, aveva partecipato attivamente alle lotte socio politiche ed aveva militato a favore dell'Algeria e aveva lottato per le deportazioni e tutto qll che era successo in Vietnam. Contrario a guerra in Algeria e supremazia americana in Vietnam per lui il nobel sarebbe stato zuccherino per tacere. Partecipò alle rivolte del 68, impiegato a 360 gradi. Scrive opera contro marxisti e cattolici per lui deviavano.
Ne “la nausea” dice che l'uomo prova nausea, cm effetto conseguenza, si rende conto che è collocato nel mondo, in maniera assurda e gratuita allo stesso tempo. In un posto x e tempo x viene collocato, è gratuita e assurda perchè l'uomo nn decide di nascere in quell'epoca, non ha lui la libertà di decidere. Capisce che il trovarsi in quel posto non è una sua decisione, per questo prova nausea. L'uomo si rende conto di essere stato gettato lì senza aver deciso ma una volta che esiste deve decidere di essere qlc1 e può farlo perchè ha libertà e responsabilità. Queste sono però prigioni perchè se fallisco sono io colpevole di me swtesso di aver fallito e non posso trovare scuse. Se si fallisce è eprchè io ho d3eciso in maniera libera e responsabile di fallire. Per Sartre cìhi cerca delle scuse è in malafede. Nausea perchè sono troppo libero e responsabile e diventa una condanna. Essere ed il nulla perchè per Sartre l'esistenza diventa queasi un nulla perchè,in quanto esistente, non potrò mai conoscere davvero il mio essere, quindi sarò sempre a me stesso un nulla., non riuscire mai a conoscere se stessi è triste e forte. Io a me stesso risulto un nulla e questo genera angoscia (Kier).
Finchè sono da solo sono libero di sbagliare fallire oppure fare cose giuste. Sono responsabile delel mie azioni su me stesso. L'uomo ad un certo punto però ha bisogno di crearsi un Dio, che però n9on capisce che non può stare lontano da se quindi dice che io uomo sono un Dio e posso fare qualsiasi cosa, poi però qst non è lecito e si rende conto di essere un dio mancato, fallito, che presumeva di esserlo ma non lo è. Non è solo, se fossi da sola potrei distruggere la mia vita o elevarla all'nesima potenza. C'è un altro che èlibero e responsabile come lo stono io quindi ciò che faccio lo faccio anche nei confronti dell'altro. L'altro è colui che ci guarda, giudica, distrugge con lo sguardo. Sartre arriverà a concepire l'altro come l'inferno. L'altro con lo sguaqrdo ci giudica soltanto e ci distrugge. L'inferno sono glialtri per dire che sono sempre pronti a giudicarci.. questo pessimismo e conflitto estremo nei confronti degli altri sarà risolto nell'opera esistenzialismo e un umanismo. Il pessimismo di essere e nulla a porte chiuse e la nausea diventa vagamente positivo in esistenzialismo e umanismo. Capisce che con l'altro posso realizzare qualcosa di creativo. È lì che cerca di dare visione più ottimista. In a porte chiuse 4 personaggi di cu i uno, il valletto è di secondo piano. Quindi tutta la storia si struttura su 3 personaggi un uomo e due donne. Si ritrovano in una stanza senza porte ne finestre. Via via che la storia si struttura si rendono conto che sono anime passate ad altra vita e qll stanza è l'inferno. Nel raccontare le loro storie si criticano e giudicano pesantemente fino a quando........

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